Nell'ambito del Progetto Cammini, l'Associazione Mystery Auditing Italia ha percorso il Cammino del Salento e valutato più di 70 indicatori, applicanto la metodologia del Mystery Audit in conformità alla norma UNI-11312. Ascolta i podcast per sapere com'è andata.
Qualche informazione sul Cammino del Salento
Si cammina con lo zaino in spalla e tutto quello che serve o ce l’hai addosso o è nello zaino. Così Valerio cerca di eliminare tutto il superfluo dallo zaino, (portarlo in spalla per l’intero tragitto non è da poco). Si guarda allo specchio e sorride: è pronto per questa nuova avventura.
Il primo grande dono che il cammino fa a coloro che sanno coglierlo – pensa- è l’essenzialità: scarpe, magliette di ricambio e borraccia dell’acqua. Una guida, qualche snack e un mini kit di primo soccorso. E’ tutto.
Le giornate di fine settembre regalano ancora, in quel lembo di puglia, uno scampolo d’estate. Valerio dà un occhio alla mappa. La via dei borghi è lunga 135 km, da farsi in 6 tappe, e congiunge Lecce a Santa Maria di Leuca. Fino ad Otranto si esplora l’entroterra, poi è tutto un susseguirsi di costa e mare
Valerio (Mystery Walker): La scelta è caduta sul Cammino del Salento per poter scoprire a passo lento luoghi, territori, borghi non conosciuti. Inizia la preparazione, che risulta essere un momento molto piacevole: dalla lettura delle informazioni presenti sul sito web, sito che ho trovato completo ed esaustivo, alla descrizione della tappe, e poi l’analisi della difficoltà delle tappe, dalle ospitalità previste e convenzionate con il Cammino.
Poi si passa a procurarsi la Credenziale: un vero e proprio passaporto del viandante/pellegrino ed una volta ricevuta a corredo anche alcuni documenti sul percorso e sulle ospitalità convenzionate e sui punti timbro della Credenziale stessa.
Gli obiettivi di un Mystery Auditor
Valerio non è un viaggiatore qualunque. E’ un amante dei cammini – è vero - e nella vita ne ha percorsa di strada. Ma Valerio è anche un abile osservatore, anzi, un… osservatore professionista.
E’ anche un Mystery Auditor, una persona che ha studiato e si è allenata a lungo per sospendere il giudizio e osservare, ricordare, annotare, e poi ancora osservare.
Valerio (Mystery Walker): L'errore maggiore che si fa è quella di pensare al Mystery come una persona che si aggira nelle strutture alberghiere, in negozi o ristoranti per scovare anche i più piccoli errori, segnare con puntiglio la scarsa educazione o disponibilità del personale, godendo degli insuccessi e delle mancanze che incontra sul suo cammino. E’ una credenza che si è diffusa probabilmente per via di format televisivi ambigui o per l’uso sconsiderato che si è fatto in questi anni dell’uso di portali di ranking, dove il giudizio viene prima di tutto. Ma il Mystery Audit è tutt’altro.
Il nostro obiettivo non è punitivo, anzi, al contrario si punta alla crescita e allo sviluppo delle risorse umane, alla valorizzazione dei comportamenti e dei punto di forza, e all’identificazione delle aree di miglioramento sulle quali lavorare assieme agli owner dei cammini.
Insomma, Valerio con la sua Associazione Mystery Auditing Italia genera consapevolezza, aiutando a comprendere l’esperienza dell’ospite e fornendo feedback aggiuntivi.
E’ per questo che vengono coinvolti, in un secondo momento rispetto alla rilevazione, proprio gli enti organizzatori dei cammini, ai quali viene svelato il risultato, inviato un report e discusse le potenzialità.
Immagini tratte dal sito https://www.camminodelsalento.it
Insights sui cammini italiani
Il fenomeno del pellegrino o camminatore è antico come l’uomo, e negli ultimi anni è letteralmente esploso anche in Italia, grazie al sostegno del Ministero del Turismo che, nel 2017, ha iniziato a censire le decine di cammini del Belpaese, molti sconosciuti ai più.
Secondo i dati dell’editore Terre di Mezzo, e il suo Percorsi (il nome della collana dedicata a chi viaggia a piedi e in bicicletta), il numero di persone che percorrono i cammini in Italia ha superato quello degli italiani che hanno ricevuto la Compostela a Santiago. Più di 32 mila persone nel 2018 hanno chiesto la credenziale per uno degli itinerari nel Belpaese, contro i 27 mila italiani arrivati alla Cattedrale di Santiago (dove l’Italia è la nazionalità più numerosa, dopo gli spagnoli). Il dato è stato reso pubblico a marzo 2019 e riproposto di recente, a maggior ragione con i problemi COVID in altri paesi non c’è dubbio che il fenomeno sia ancora più marcato.
Valerio (Mystery Walker): La genesi della iniziativa è basata sulla possibilità di allargare la metodologia del Mystery Auditor in ambiti non tradizionali e nel poter contribuire – in partnership con gli organizzatori - a migliorare l’Experience dei camminatori, alla verifica della Qualità dei Cammini (fenomeno in forte crescita negli ultimi anni) e – da quest’anno – a misurare la sostenibilità dei cammini. La selezione dei cammini da verificare è basata su specifici criteri: cammini non molto noti e quindi meritevoli di maggiore notorietà, percorribili in tempi relativamente brevi (4-8 gg) e siti in luoghi da scoprire o poco conosciuti.
Cosa ha valutato il Mystery Auditor
Quando si valuta un cammino, si prendono in considerazione diverse aree di attenzione:
il percorso (identificazione, segnaletica, bivi ed attraversamenti stradali, coerenza tracce GPS);
la sicurezza fisica (copertura cellulari, animali in libertà, elementi di attenzione / rischio di percorrenza);
la conoscenza del Cammino da parte dei vari stakeholder (proloco, info point, bar, ristoranti, negozi);
le ospitalità (tipologia, raggiungibilità, pulizia, conoscenza del cammino,) un’attenzione particolare è stata posta sulla sicurezza fisica, in particolare sulla fruibilità da parte di donne sole e delle norme anti-covid;
la verifica della presenza ed applicazione delle varie normative COVID da parte dei vari gestori.
E come dicevamo, da quest’anno, la sostenibilità in termini ecologici del cammino.
Quindi Valerio, com’è andata?
Valerio (Mystery Walker): Ho trovato un bel cammino, in verità direi due cammini in uno, una prima parte (da Lecce a Otranto) che attraversa diversi borghi, piacevoli e piacevole occasione di ristoro, il percorso e’ però risultato faticoso per il caldo, ed una seconda parte da Otranto a SM di Leuca litoranea più piacevole alla vista e con panorami più vari e la possibilità di fare qualche bagno. Il Cammino è ben documentato e segnalato, molto coerente quanto “promesso dal sito “con quanto rilevato sul percorso, un cammino con copertura totale di segnale GSM, e con valide tracce GPS. E immerso in un ambiente piacevole, personalmente mi è piaciuta di più la parte litoranea – ma questa è una valutazione personale - e non a caso successivamente le fondatrici del Cammino hanno realizzato anche la ”via del Mare” permettendo al Camminatore di poter scegliere tra borghi o quasi full litoranea. Ho trovato un Cammino sicuro e ben progettato con una conoscenza adeguata da parte del territorio (hotel ristorante ecc) circostanza del Cammino stesso. All’ente gestore del cammino abbiamo anche indicato alcuni punti di miglioramento descritti, insieme ai punti forza, nel report che abbiamo condiviso SOLO ed esclusivamente con loro. In sostanza un bel Cammino, un modo insolito di vedere il Salento, sia nei Borghi che nei percorsi vicini al mare.
Ringraziamo per aver aderito all'iniziativa: gli organizzatori del Cammino del Salento, il Magazine Qualità, il portale Eco-turismo.org e Radio BlaBla Network
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